I mangimi
Un animale allevato a terra, che si nutre di cibo di buona qualità, senza l’utilizzo di ormoni o di antibiotici, avrà senza dubbio una carne con caratteristiche nutrizionali superiori rispetto a quelle di un animale allevato in gabbia.
Gli animali cresciuti a terra e liberi hanno, da un lato carni più muscolose, più ricche di proteine, vitamine del gruppo B, di ferro e dall’altro carni con una minore quantità di grasso.
Gli animali cresciuti all’aperto si nutrono del frutto della terra per cui si alimentano in modo assolutamente naturale crescendo in modo sano.
Glli animali cresciuti in gabbia, negli allevamenti intensivi, sono costretti in zone limitate e soprattutto vengono alimentati con farine e mangimi potenziati per una crescita più veloce.
L’alimentazione dei bovini
Chi si ricorda il problema della “Mucca Pazza”, morbo noto come Kreutzfeld-Jackob e che ha provocato anche numerose morti tra gli umani?
La malattia nasceva dall’alimentazione innaturale delle mucche, a cui venivano date farine contenenti resti di animali, soprattutto pecore che in quel periodo erano state decimate negli allevamenti proprio a causa di una simile forma dello stesso morbo.
In ogni caso, l’alimentazione del bovino prevede una dieta ricca di risorse cerealicole e foraggiere, circa l’85% del totale.
In particolare, tra le risorse foraggiere, il granoturco da foraggio permette agli allevatori di avere scorte garantite nel tempo oltre ad incrementare il livello energetico delle razioni.
La restante parte di alimentazione invece dovrebbe essere costituita da fonti proteiche vegetali, come panelli di soia o colza, minerali e vitamine.
Ovviamente, ogni alimentazione che si rispetti è anche basata sulle disponibilità dell’area in cui si trovano i bovini, questo sia per andare incontro a spese minori da parte degli allevatori, sia perché in questo modo gli allevamenti sono più sostenibili.
Per esempio, nel nord della Francia, una regione di produzione della barbabietola da zucchero cosi come in alcune zone dell’Italia, la polpa di barbabietola secca o pressata sostituisce il granturco perché più economica.
Gli ingrassatori invece sono quegli allevamenti in cui si fa un ingente consumo di granoturco e di mangimi industriali integrativi.
Il granoturco è sì una pianta molto energetica dal momento che è ricca di glucidi grazie al suo alto contenuto di amido, ma è povera di proteine.
L’alimentazione dei suini
Il maiale è una specie animale onnivora. Allo stato naturale, senza controllo dell’uomo, si nutre soprattutto di frutti, foglie, patate, insetti ed erbe varie.
L’erba resta una delle fonti principali di nutrimento anche negli allevamenti dei maiali: anche per la loro attività fisica, sarebbe bene considerare di inserire il loro allevamento in uno spazio vicino ad un campo erboso.
In questo modo, sebbene l’alimentazione risulti più naturale, spesso non si ottiene un allevamento intensivo e i maiali non ingrassano come sperato.
Per stimolare l’aumento di peso dei maiali all’ingrasso, il metodo più comune è quello di chiudere più maiali in spazi delimitati da recinti.
In questi spazi si nutrono soltanto con mangimi ad alto contenuto proteico o con un mix di mangimi proteici e cereali.
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